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Porto dei Nebrodi: amico o minaccia?

Aggiornamento: 2 dic 2019


Scritto da: Francesca Marino, Letizia Crivellaro, Monia Calà, Giuseppe Gazzesi



Dopo circa 44 anni si concretizza finalmente il progetto finanziato dall’Unione europea, il Porto dei Nebrodi, una nuova infrastruttura marittima, che costituirà una fonte di sviluppo e lavoro non solo per il comune di Sant’Agata di Militello, ma per tutta la zona circostante.

Qualunque siano gli effetti che il porto provocherà, di sicuro incrementerà l’economia santagatese e creerà posti di lavoro per i giovani del territorio.

Da contratto, i lavori iniziati nel gennaio 2018, sarebbero dovuti finire nel novembre 2019, alcuni inconvenienti però ritarderanno la realizzazione del progetto.


Un porto con varie classificazioni


Classificato come porto hub, turistico e commerciale, sarà in grado di svolgere operazioni di movimento merci e ospitare unità di determinate dimensioni e tipologie, come ad esempio piccole navi da crociera e traghetti, che collegano la Sicilia con il resto d’Italia. La domanda che si pongono in molti è: “Il porto provocherà disastri ambientali?”. Secondo un’idea abbastanza diffusa tra la popolazione, la realizzazione del porto causerebbe però il cambiamento della spiaggia, ossia il ritirarsi della riva.

Al contrario, secondo il geometra Giovanni Mustile, uno dei tecnici dell’impresa che sta eseguendo i lavori al Porto di Sant’Agata, durante la costruzione di un’infrastruttura portuale, le correnti marine cambiano e contribuiscono alla formazione di nuove spiagge prevalentemente sabbiose. In conclusione qualunque siano gli effetti che il porto provocherà, di sicuro incrementerà l’economia santagatese e creerà posti di lavoro per i giovani del territorio.




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